Allarme per adolescenti e cibo spazzatura

Gli adolescenti sono sempre più attratti dal cibo spazzatura anche a causa dei social network
Adolescenti e cibo spazzatura hanno un rapporto sempre più stretto a causa della vita intrisa di impegni che si ritrovano a sostenere e dei genitori che spesso lavorano tutto il giorno e che non possono provvedere a loro in ogni momento della giornata. Scuola, vita sociale, sport, compiti: spesso è molto più semplice e più veloce arrangiarsi con un panino o cibi precotti, piuttosto che cucinare qualcosa di salutare a casa. Inoltre, anche i social media giocano un ruolo fondamentale, ammaliando i giovani consumatori con pubblicità attrattiva capace di trascinare nella sua ragnatela di kcal in eccesso sempre più pubblico.
A rivelare questo dato sconcertante è stato uno studio condotto nel 2017 in America dai ricercatori del Ruud Center for Food Policy & Obesity dell’Università del Connecticut di Hartford e pubblicato su Appetite. Durante questa ricerca, circa 1.500 ragazzi di età compresa tra i tredici e i diciassette sono stati invitati a rispondere a una serie di domande specifiche, che hanno portato alla luce un risultato molto preoccupante. Il 70% degli intervistati ha stretto dei rapporti o delle collaborazioni online, sfruttando le piattaforme social per condividere e mettere like ai post che appartengono a brand di snack, dolci, bevande zuccherate e fast food. Inoltre, il 40% degli intervistati passa almeno 4 ore al giorno davanti a smartphone, tablet e computer, escluse le ore spese davanti la televisione. Questo significa che, involontariamente, siamo fruitori pubblicitari di svariati marchi di cibo spazzatura senza rendercene nemmeno conto, tra un like e un follow. I brand più pubblicizzati sono McDonald’s, Pepsi, Hershey, Snickers, Doritos e Coca-Cola. Analizzando le risposte dei ragazzini tra i tredici e i quattordici anni, è immediatamente chiaro che non vi è una differenza sostanziale con gli adolescenti che si stanno avvicinando all’età adulta: questo dato potrebbe sottolineare il fatto che mangiare cibo spazzatura è diventata ormai non solo un’abitudine, ma una necessità, che si prolungherà anche negli anni futuri.