Dalla carne coltivata al pesce in provetta

Una start-up californiana promette il pesce in provetta per salvare il pianeta
Sono sempre di più le tecnologie che si stanno perfezionando per assicurare un futuro al nostro pianeta, cercando di proteggere il nostro ecosistema diminuendo l’impatto ambientale e l’inquinamento che sta lentamente e inesorabilmente provocando danni irreversibili sulla Terra. Dopo il grande entusiasmo per la carne coltivata, una piccola start-up californiana specializzata in biotecnologie – la Finless Foods – sta impegnando le proprie risorse per riuscire a creare il pesce in provetta, coltivandolo in laboratorio.
La mission è quella di ricostruire alla perfezione la consistenza, il profumo e il sapore del pesce come quello appena pescato. Si partirà da cellule animali prelevate da pesci ancora in vita o morti da pochissimo tempo. Come per la carne, si attiverà un processo di coltivazione ripiegando però sulle cellule staminali anziché muscolari, riprogrammandole per imitare quelle dei muscoli. Si è molto ottimisti riguardo il risultato di questo esperimento, anche dal punto di vista del gusto: per il surimi giapponese, per esempio, si ricava il sapore del granchio partendo da una base di merluzzo che poi viene insaporito e zuccherato.
I primi filetti di pesce sintetici potrebbero essere pronti alla fine del 2019, smuovendo così gli investitori della Silicon Valley che stanno dimostrando un grandissimo interesse.