Kellogg rivela come ridurre gli sprechi alimentari a colazione

Kellogg conduce una ricerca sugli sprechi alimentari legati alla colazione
Kellogg, la multinazionale statunitense che produce cibo per la prima colazione, ha raccolto dati sconcertanti con YouGov sugli sprechi alimentari: Oltre l’80% delle famiglie italiane ha confessato di sprecare parte degli alimenti legati alla colazione, soprattutto pane e cereali. Ma come risolvere questa situazione? Kellogg spiega come potrebbe essere possibile per ogni famiglia ridurre lo spreco alimentare e risparmiare fino a due confezioni di cereali all’anno.
La ricerca condotta da Kellogg e YouGov
Il tema del cibo e dello spreco sta acquistando un’importanza via via sempre più forte, in quanto bisogna essere consapevoli di ciò che si magia e di quanto cibo ci occorre, cercando di non sprecarlo. Per questo motivo Kellogg ha deciso di studiare, insieme all’istituto di ricerca YouGov, come le famiglie italiane affrontano lo spinoso tema dello spreco alimentare, promuovendo questa straordinaria iniziativa durante la Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2018 (iniziativa promossa ogni anno dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura – FAO con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della povertà, della fame e della malnutrizione). Kellogg e YouGov hanno scoperto che il 99% delle famiglie italiane si sforza di ridurre lo spreco alimentare, senza però giungere sempre all’obiettivo: infatti, oltre l’80% delle famiglie intervistate dichiara di avanzare cereali e pane, che poi alla fine vengono buttati. Questo avviene per colpa di porzioni esagerate o di una cattiva conservazione del prodotto che lo rende poco piacevole al consumo. La conclusione? Ogni mese in Italia finisce nella spazzatura il corrispettivo di 800 scatole da 500 gr di cereali. E ciò accade anche se il 75% delle famiglie si impegna a pesare i cereali e il 29% li conserva in appositi recipienti per mantenerli croccanti.
Come cambiare?
Kellogg ha pensato a una serie di consigli pratici, come per esempio preparare sempre, prima della spesa, una lista di quello che manca in dispensa e di attenersi a quanto deciso; fotografare il frigo e la dispensa così da avere sempre le idee chiare sulle disponibilità e, nella pianificazione dei vari pasti, sapere cosa c’è e cosa manca; misurare circa mezza tazza da tè per avere la porzione di cereali consigliata per la colazione dei bambini (30 gr). Dopodiché, bisogna controllare e capire cosa può essere congelato e controllare anche la temperatura del frigo, fattore rilevante per la conservazione. Nel caso dei cereali, anche il contenitore può fare la differenza: un vaso ermetico è il modo migliore per conservarli. Inoltre, si possono utilizzare le briciole in fondo al sacchetto per frullati, topping di macedonie e yogurt o aggiunta all’impasto per torte. Ricordate che i cibi più vecchi devono essere i primi a essere consumati, quindi ricordatevi di posizionare le scorte sempre dietro ai prodotti più datati. Saper leggere le etichette è molto utile al fine si saper gestire al meglio il cibo e non sprecare. Se un alimento è “da consumarsi preferibilmente entro” una certa data, superata quella data l’alimento perderà alcune caratteristiche qualitative, ma sarà comunque ancora commestibile. Con “da consumarsi entro” si indica invece la data di scadenza: oltre la data indicata il prodotto può costituire un pericolo per la salute dell’uomo. Non riempite mai in modo eccessivo il vostro piatto, sia per evitare abbuffate, sia per evitare di sprecare cibo. Tenete sempre traccia di quello che buttate, in modo da avere sotto controllo la situazione e trovare soluzioni correttive in famiglia.