Tasse settore food 2020: cosa cambia?

Tasse settore food 2020 portano cambiamenti per la plastic tax e sugar tax
Questo 2020 porterà qualche piccolo cambiamento circa le tasse del settore food, in continuo incremento e trasformazione. Le più chiacchierate sono sicuramente la plastic tax e la sugar tax. La plastic tax è scesa a 45 centesimi al chilo e verrà applicata a partire da luglio 2020 e solo sui prodotti monouso. L’emendamento alla manovra che è stato approvato in commissione Bilancio al Senato ha inoltre reinserito il tetrapak fra i materiali a cui verrà applicata la tassa. E’ un materiale poliaccoppiato, composto per il 20% da plastica mentre la gran parte dell’imballaggio è di carta (75%) più una piccola parte di alluminio. Una composizione che aumenta le difficoltà nel processo di recupero. “Nella fase di raccolta differenziata può andare insieme a carta o plastica, ma poi deve essere sottoposto a un processo industriale che divide le due parti”, spiega Laura Brambilla, responsabile nazionale della campagna ‘Puliamo il mondo’ di Legambiente. “Il passaggio ulteriore per recuperare la frazione di plastica e alluminio allunga il ciclo. Noi non condanniamo questo, ma chiediamo a chi fa imballaggi impattanti di andare verso una produzione che aiuti il riciclaggio”. Rimangono esclusi, per ora, i prodotti in plastica riciclata e quelli formati da materiali diversi con componente in plastica minore del 40%. Invece la sugar tax è stata approvata e partirà dal 1 ottobre 2020. Si applicherà un sovraprezzo di 10 centesimi al litro sulle bevande analcoliche zuccherate. Inizialmente prevista a gennaio, questo slittamento farà sì che si crei un minor gettito dell’importo di 175.3 milioni di euro.
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