I cibi della nonna: gli italiani riscoprono i superfood con proprietà salutistiche

I superfood della nonna
Gli italiani sempre più salutisti e attenti al cibo che consumano, abbandonano i prodotti esotici e i novel food, cioè i prodotti creati in laboratorio, e tornano alle origini con la riscoperta dei “superfood della nonna“, cibo con proprietà salutistiche riconosciute dalla tradizione popolare.
Niente più menù stellati: gli italiani riscoprono il cibo casalingo con proprietà farmaceutiche
Secondo una recente analisi della Coldiretti su dati Ref Ricerche, sempre più italiani dicono addio ai menù di grandi chef e si affidano al medico per risolvere i dubbi sulla propria alimentazione. I risultati della ricerca dimostra come gli italiani sono sempre più salutisti e attenti al cibo che consumano, e la riscoperta del valore farmaceutico degli alimenti, incide sulle scelte dei prodotti che vengono acquistat: il cibo salutistico copre circa il 10% degli acquisti ma, in alcuni casi questi dati aumentano più del doppio; pensiamo ai semi di zucca le cui vendite in valore sono cresciute nell’ultimo anno del 28%, il farro del 16% e le mandorle del 15%.
La riscoperta dei cibi della nonna e il loro potere curativo
E’ in questo clima che si è avuta una vera e propria riscoperta dei superfood della nonna con poteri curativi; la cipolla rossa di Cavasso Nuovo, per esempio, è un toccasana contro lo stress e aiuta a ridurre il colesterolo.
I meloni banana, antiossidanti, rappresentano un valido aiuto contro l’osteoporosi e le malattie cardiovascolari; le mele e le pere aiutano a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo e glicemia nel sangue.
Dal Friuli Venezia Giulia arriva la Rosa di Gorizia, una pregiata varietà di radicchio rosso che aiuta a depurare l’organismo.
La melanzana rossa, coltivata in Basilicata, è un potente antiossidante, utile per contrastare l’invecchiamento cellulare.
La patata viola possiede proprietà antitumorali; il chinotto, proveniente dalla Liguria ha proprietà digestive, antiossidanti e anti-infiammatorie.
Siamo in presenza di un vero e proprio patrimonio culinario made in Italy che, in modo del tutto naturale, aiuta il benessere in modo più salutare rispetto a cibi, quali la curcuma, le bacche di Goji, i fagioli azuchi, sui quali pesa la presenza di pesticidi e di micotossine, come segnalato dal sistema di allerta europeo Rassf.