Intervista Alessandro Servida
Cotto&Crudo intervista Alessandro Servida.
Cotto&Crudo intervista Alessandro Servida, il “pasticciere autodidatta”, giudice di Best Bakery e vincitore del premio Gambero Rosso come “miglior packaging”.
Piacere di conoscerti Alessandro e benvenuto nello spazio “Meet a food lover” della nostra rivista. Avremmo piacere a farti qualche domanda per comprendere meglio il tuo mestiere e che ci svelassi qualche trucco per creare dolci perfetti e bellissimi come i tuoi.
1) Dobbiamo iniziare con la domanda di rito…cosa ti ha avvicinato a questo mondo? Sappiamo che tuo padre era un pasticcere che ha aperto un negozio nella periferia di Milano e che porta il tuo nome. Possiamo dire sia lui il tuo mentore? Il resto della tua formazione com’è avvenuta?
Sì, diciamo che mi sono avvicinato al mondo della pasticceria, grazie alla mia famiglia che ha aperto nel 1981 il locale a Pantigliate (MI) e lo ha chiamato “Alex”, in mio onore. Quindi, fare il pasticcere per me era un destino già scritto e sin da giovanissimo ho iniziato ad alternare agli studi il lavoro in laboratorio con papà. Quindi possiamo dire che lui è stato assolutamente il mio primo mentore. Poi è arrivata la formazione, un po’ da autodidatta e un po’ attraverso diversi corsi di specializzazione che ho frequentato.
2) Cosa ami di più del tuo mestiere?
La parte creativa, che dà libero sfogo alla fantasia, mi fa ideare nuove combinazioni di sapori e mi entusiasma. E devo dire che non sono il solo a divertirsi perché con me si divertono anche i clienti, e sono orgoglioso quando li vedo che sono felici e incuriositi di assaggiare una mia creazione.
3) Qual è l’aspetto che trovi più complesso di questo lavoro?
Un aspetto complesso, ma non impossibile è riuscire a trasmettere la mia precisione e la cura per i dettagli ai miei collaboratori. Ovviamente, c’è bisogno di una squadra competente e valida e io sono molto fortunato in questo perché sono circondato da ragazzi giovani e talentuosi. Diciamo che quando si ha questa mia fortuna, la strada è tutta in discesa. Un altro aspetto che è complesso per le sue lungaggini a volte è tutto quello legato alla burocrazia. Sono anche un imprenditore, quindi il lato amministrativo mi assorbe diverso tempo.
4) Raccontaci qual è il dolce che ami di più preparare e perché?
Non c’è un dolce in particolare, diciamo che sono legato a vari dolci. Direi sicuramente la Torta Donatella, che vedete in queste pagine. L’ho dedicata a mia moglie, che è stata decisiva nella mia svolta professionale e poi perché ho presentato questa torta all’esame di ammissione all’AMPI (Associazione
Maestri Pasticceri Italiani). Mi piace molto preparare anche la crema inglese e la faccio spesso proprio per Donatella, me la chiede soprattutto durante le feste ed è quindi un dolce che faccio
col cuore, per una persona speciale.
5) La tua esperienza televisiva nel programma Best Bakery trovi che ti abbia cambiato e in che modo eventualmente?
L’esperienza di Best Bakery non mi ha cambiato ma mi ha reso più consapevole della pasticceria italiana, ovvero una storia ricca di famiglie, tradizioni, espressione di sé stessi. È sempre bello poter raccogliere da Nord a Sud queste esperienze, tutte accomunate dall’amore per il cibo e per il proprio territorio, con passione e sacrificio. Questo mi ha reso più consapevole e sensibile. Adesso la mia avventura con Sky e Tv8 continua perché sarò il pasticcere ufficiale della trasmissione Ogni Mattina, condotta da Adriana Volpe, una nuova veste che vedrà tanti momenti legati alla cucina e, con me in particolare, alla pasticceria. Questa nuova avventura mi intriga non poco.
6) Cosa ti piace e cosa meno del mondo televisivo? Sicuramente mi piace che dà la possibilità di farsi conoscere e di far conoscere la propria pasticceria. È un’ottima vetrina. Non c’è qualcosa che mi piace meno o un risvolto negativo. Più che altro, girare un programma come Best Bakery, che è anche itinerante, ti porta a stare lontano dalla famiglia e dal lavoro diverse settimane.
7) Sappiamo che sei un appassionato anche di musica. Con quali colonne sonore prepari i tuoi dessert e in che modo eventualmente influenzano un mestiere che potrebbe a primo avviso non avere nulla in comune?
Non c’è una canzone in particolare che ascolto quando sono in laboratorio. Diciamo in generale che preferisco musiche piene di energie e ritmo come quelle rock, che danno una bella carica. La musica, come la pasticceria, regala emozioni e ricordi, quindi insieme sono un connubio esplosivo.
8) Qual è tuo dolce salvacena in caso di ospiti imprevisti?
Per quanto mi riguarda, prendo le chiavi nel negozio, entro, vedo cosa c’è in vetrina e torno a casa. Diciamo che sono fortunato a poter risolvere così una serata.
L’intervista ad Alessandro Servida termina qui, ma cosa ne dite si scoprire la ricetta della sua Torta Donatella? Cliccate qui!