Nel 2040 mangeremo tutti la carne coltivata

Nel 2040 mangeremo la carne coltivata in un vaso dicendo addio alla carne animale
Nel 2040 potrebbe realizzarsi una delle rivoluzioni alimentari più importanti di sempre: infatti la maggior parte della carne che cucineremo a casa e che ordineremo al ristorante non sarà più di origine animale, ma crescerà in vasi e sarà coltivata esattamente come si fa per le piante. La parte migliore? Avrà lo stesso sapore della carne.
E’ la AT Kearney a rivelare questa importante informazione in seguito a una sere di interviste e ricerche condotte dai professionisti del settore alimentare che desiderano più di qualsiasi altra cosa soddisfare i consumatori, riducendo l’impatto ambientale e salvaguardando il benessere degli animali. Oggi più di 100 miliardi di animali vengono allevati per produrre la carne che arriva sulle nostre tavole. Da qui ne consegue un’importante e nociva produzione di metano, producendo così il 55% di tutti i gas nocivi.
La carne coltivata sarà probabilmente composta da grano, olio di cocco, patate ed eme, un composto organico che contiene ferro e che serve a replicare il sangue dell’animale. Si tratta dell’elemento chiave che riuscirebbe davvero a replicare in tutto il sapore della carne a cui siamo abituati. Pochi lo sanno, ma la carne coltivata è già realtà in America, tanto che Impossible Foods e Burger King hanno dato il via alla vendita degli attesissimi Impossible Burger, cioè degli hamburger a base vegetale, ma che replicano alla perfezione il sapore e la consistenza della carne di manzo grigliata. Per il momento la vendita è limitata alla zona di St. Louis (Missouri) ma il New York Times ha dichiarato che le vendite potrebbero estendersi presto in tutti gli Stati Uniti d’America. Dunque non ci sorprende affatto pensare che, prima o poi, questa potrebbe rappresentare la normalità tra le famiglie italiane.
Alcune aziende stanno già investendo parecchio capitale sulla coltura di cellule animali per riuscire a produrre carne vera senza dover allevare e uccidere animali. Il processo prevede che le cellule staminali vegano prelevate dal tessuto muscolare degli animali, per poi essere coltivate in laboratorio. Queste fibre saranno poi sottoposte a stress in modo tale da stimolare la crescita muscolare. In questo modo si otterranno delle nuove fibre muscolari che potranno essere utilizzate a scopo alimentare. Finora questi cibi sostitutivi non sono ancora arrivati nei piatti dei consumatori, ma probabilmente è solo una questione di tempo.