Torna il foie gras senza alimentazione forzata

La Francia mette in commercio il primo foie gras senza alimentazione forzata riscontrando un enorme successo
Il foie gras senza alimentazione forzata fino a qualche anno fa pareva essere un’utopia, ma oggi le cose sembrano essere radicalmente cambiate. Il fegato grasso è per definizione il fegato di anatra o di oca fatta ingrassare tramite alimentazione forzata e provocando spesso gravi patologie al fegato, motivo per cui le organizzazioni per i diritti degli animali e i movimenti animalisti ne hanno classificato la produzione come crudeltà nei confronti degli animali. La produzione di foie gras, nonostante sia uno dei prodotti più famosi e succulenti della cucina francese, è diventata infatti illegale in molti paesi europei e nello specifico in Italia dal 2007.
Alcuni scienziati francesi hanno proposto un nuovo metodo di produzione di fegato grasso, completamente naturale e senza esercitare alcuna crudeltà sugli animali, proteggendo invece il loro stato di salute. Lo hanno sperimentato per tre anni e sono riusciti a metterlo in commercio in tempo per il pranzo di Natale di quest’anno, riscontrando un successo senza precedenti. Les Echos e Le Figaro hanno riportato le considerazioni dello specialista in malattie metaboliche Rémy Burcelin e del suo team di ricercatori del National Institute of Health and Medical Research (Inserm). Grazie a una biotecnologia chiamata Aviwell nata per sviluppare il legame che esiste tra la conservazione del grasso nel fegato e la flora intestinale, non solo è riuscito a produrre il nuovo tipo di foie gras, ma anche a metterlo sul mercato nelle ultime settimane, vendendolo soprattutto nel sud-ovest della Francia. Una terrina da 125 grammi costa però 124 euro, motivo per cui Burcelin è alla ricerca di nuovi investitori per aumentarne la produzione e distribuzione anche all’estero.
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